Finalmente Marzo, finalmente la primavera si avvicina.
E finalmente ce l'ho fatta.
Il mio primo abito ha visto la luce..con le incertezze dei prototipi, però mio.
Vi racconto un pochino..
le mie lettrici di vecchia data si ricorderanno che circa 4 anni fa ho seguito un corso base di confezione abiti.
Cucivo già da autodidatta e decisi di partecipare a quel corso pensando potesse essermi utile anche nel cucito creativo. In realtà non era così e neppure mi piacque molto. Usava un metodo con una particolare squadra ( non faccio nomi ma qualcuna di voi avrà capito) che non ha nulla di intuitivo; un metodo non adatto alla mia forma mentis.
Infatti non ho mai fatto niente e ho dimenticato tutto in brevissimo tempo, sebbene la nostra insegnante fosse molto brava e disponibile.
Se già avevo perplessità sul fatto che potesse piacermi fare abiti, quella esperienza mi aveva convinto ancora di più che fosse così.
Però..però una vocina mi diceva che sarebbe stato bello potersi fare qualcosina. Niente di complicato, ma qualcosa di carino che rispecchiasse nell'abbigliamento un pochino dello stile che ho nella creazione di oggetti e accessori.
I made it!! I managed to make my very first dress!!
I attended a clothing sewing course at least 4 years ago and didn't like it very much.
It was a non intuitive method, which I soon forgot.
I had then a sort of fear and hate for making clothing and never tried again.. since now.
Capirete il mio entusiasmo quando a Dicembre, curiosando in una libreria della mia zona, ho scovato un libro di cucito giapponese tradotto in italiano. In passato avevo provato a cercare qualche cartamodello Burda nei negozi di stoffe, ma niente mi aveva convinto. Io sono molto attratta dallo stile naif ( e te pareva, ormai sto termine lo mangio a colazione O...o) e minimal delle giapponesi e da tempo meditavo di comprare un libro giapponese per iniziare.
Avevo spulciato in rete, trovando decine e decine di titoli ed ero indecisa.
Perciò, quando ho visto questo, non mi pareva vero! Comprato al volo e lasciato a stagionare un paio di mesi. Lo guardavo e riguardavo..con aria sognante.
Però morire che mi ci mettessi.. qualcosa mi bloccava, una sorta di timore reverenziale che è lo stesso che molte di voi mi dicono di avere nei confronti del cucito in senso lato.
Beh, alla fine mi sono decisa.
Complice l'occasione della fiera Fili senza Tempo di Formigine, i prossimi 15, 16 e 17 Marzo, ho creato il mio primo abitino.
I found this amazing jap book in a library. It is translated into Italian, so rare.
I was so surprised and happy!
I bought it in December but tried just a few days ago.
Lots of defects, yet a nice and simple dress I adore.
I made it to wear it at the March fair I'm going to attend and wanted something near o my creations' style.
Cavolatine ce ne sono.. tipo usare un filo troppo chiaro: cosa che sul rovescio, molto più chiaro, non si notava, ma sul dritto.. lasciamo perdere.. la stoffa è color cioccolato scuro e l'avevo presa ancora un anno fa insieme a un cartamodello Burda mai aperto.
Un po' scura per la primavera, ma mi sembrava doveroso usare questa e non comprarne altra.
Non è il massimo come stoffa. Sul dritto si vedono i segni dei punti a mano fatti sul rovescio, anche se microscopici; pazienza.
Io uso moltissimo tuniche e abitini: in inverno con leggings e stivali, in estate da soli o con pinocchietti.
E cercavo proprio un modello super basic.
Di questo modello adoro la linea semplicissima, svasata e con scollo a barchetta.
I modelli di questo libro vestono parecchio: questa è una S e io ho la M ( a volte L, nei negozi con taglie super mini di adesso!).
L'ho accorciato di qualche cm rispetto all'originale, ma per il resto è lui ed è semplice da fare.
I adore dresses like this, so basic and naive. I used a dark chocolate fabric I already had and even if it's a bit dark, I love the result.
I often dress in brown.
I felt this dress reminds me of the 60s and so I thought to decorate it with polka dots.
Guardandolo ho avuto l'impressione che fosse un po' anni '60 e quindi ho deciso di decorarlo con uno stile che me li ricordasse. Bolli applicati a mano, nel marrone e turchese spento.
E ci voleva anche una collana: così, usando un bollo avanzato, bottoni vintage e scampoli di stoffa, ho creato questa.
I made a necklace, too. As weird as I like them: I used a left over polka dot, some vintage buttons and yo yos made from scraps.
Love it.
Ho assolutamente intenzione di farne subito un altro, più chiaro e casual. Devo solo prendere la stoffa.
Buon weekend, io devo lavorare per Formigine :-)
I want to make another, lighter one soon. Bye bye!

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